Sa Caleta e Puig des Molins, due visite obbligatorie a Ibiza
- entradilla: Pochi luoghi del nostro pianeta possono vantare fino a quattro diverse ragioni per le quali è stato consegnato un premio. Ibiza è uno di quelli e la distinzione in questione è il riconoscimento dell’isola come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Pochi luoghi del nostro pianeta possono vantare fino a quattro diverse ragioni per le quali è stato consegnato un premio. Ibiza è uno di quelli e la distinzione in questione è il riconoscimento dell’isola come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Pochi giorni fa vi abbiamo raccontanto i motivi per i quali Ibiza era stata insignita da tale onore, e per darvi la risposta siamo dovuti rimontare a 17 anni fa. Nel 1999 questa istituzione, considerando la biodiversità e l’apporto culturale dell’acropoli di Dalt Vila, del Parco Naturale di Ses Salines, Sa Caleta e Puig des Molins ha ritenuto fossero ragioni sufficienti per insignire l’Isola di tale titolo.
Sa Caleta, un insediamento fenicio a Ibiza
Sa Caleta è l’eredità lasciata dai diversi insediamenti che si sono verificati sull’isola. Si trova nella città di Sant Josep de sa Talaia, a sud di Ibiza , su una piccola penisola tra la spiaggia des Codolar e il Puig d’es Jondal. La scoperta di questa città è uno dei ritrovamenti più celebri degli ultimi anni della storia di Ibiza e Formentera, perchè si tratta fanno parte delle poche probe della colonizzazione fenicia di Ibiza. Si dice che gli abitanti dell’isola fossero fenici, originari del territorio attualmente conosciuto come Libano. Risalente alll’VIII secolo aC, l’insediamento di Sa Caleta è considerato il nucleo urbano più antico di Ibiza . I suoi abitanti sono arrivati sull’isola per in cerca di metalli.
La cittadina di Sa Caleta era organizzati in quartieri affollati, case ammassate tra di loro con spazi stretti. Le case erano inizialmente molto modeste, fino a quando il boom economico dei Fenici permise la costruzione di case più ampie, con più di due camere. I quartieri più frequentati erano il porto centrale o quello a nord-ovest. Tuttavia, oggi è possibile visitare solo il quartiere sud. Sebbene l’attività principale dei Fenici fosse la metallurgia, si trovano anche resti di forni per il pane, ceramiche, utensili da cucina, mulini…ecc.
Puig des Molins: Eivissa ha la sua necropoli
In antichità, il cimitero di Ibiza era a Puig des Molins . Questo sito archeologico, che prende il nome dai mulini a vento situati in cima alla collina, è costituito da una serie di grotte all’interno delle quali si trovavano dei sarcofagi . Sono state contate fino a 3.000 tombe scavate, in molti casi, con i corpi coperti solo da una lastra. A seconda dell’epoca nella quale veniva effettuata la sepoltura, si optava per la sepoltura o per la cremazione.
Come abbiamo accennato in articoli precedenti, i ritrovamenti alrcheologici sono stati numerosi. Figure d’argilla che rappresentano i morti, animali sacri, o divinità varie, come nel caso del busto di Tanit, dea della fertilità . Non mancano gli oggetti classificati come offerte agli dei, come amuleti, gioielli, ecc. In questi ritrovamenti si possono individuare tre differenti stili artistici, a causa delle diverse civiltà che hanno utilizzato questo cimitero fin dall’epoca dei Fenici e terminando con la civiltà romana.
Se alloggiate ad Ibiza, visitare questi due luoghi è praticamente un must. Anche se avete scelto Formentera come meta della vostra vacanza, avete la possibilità di prendere uno dei nostri traghetti e arrivare sull’isola in meno di un’ora per poter viaggiare nel passato e conoscere l’insediamento di Sa Caleta e la necropoli di Puig des Molins!
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